martedì 27 gennaio 2009

Cosa non scrivere quando aggiungi un amico su feisbuc che in realtà non è un tuo amico (cioè nel 95 per cento dei casi)



io mi chiedo, perché le persone devono mentire e scrivere le puttanate? mi aggiungi su feisbuc. vedo il tuo nome nella mail di notifica e mi chiedo chi tu sia, ho un vago ricordo del tuo nome. clicco sul link, metto la mia password e vedo la tua faccia. mi ricordo subito, quel musetto da scimmietta non si dimentica. non sei brutta, hai solo un po' di musetto, dei bei capelli ricci e biondi, corpicino. sei la classica greca con un po' di puzza sotto al naso che si farebbe scopare solo da un trentenne con la opel tigra ma poi mi ricordo che ci sei stata con il mio amichetto. bene, mi aggiungi. e io accetto volentieri. ogni tanto mi chiedevo che fine aveste fatto tu e le altre due. e siccome io sono un vero di feisbuc, ti lascio anche un messaggio sul wall. ciao musetto ricciolino, quanto tempo è passato bla bla bla non sapevo il tuo cognome bla bla bla come va bla bla bla università bla bla bla bacini. stamattina ricevo la notifica che mi hai risposto sul wall e leggo quel che mi scrivi. ah quanto tempo bla bla bla università bla bla bla e poi l'errore (riporto la traduzione dal greco con la stessa punteggiatura: "mi fa piacere che ti ho trovato e siamo diventati amici...ora ci sentiremo più spesso...bacini".

  1. i puntini di sospensione non si usano così. lo dico per tutti quelli (e sono tanti) che ne fanno un uso sbagliato. mettermi tre puntini di sospensione dopo che mi dici che ti fa piacere avermi trovato bla bla bla a me si filma in testa il video di tu che me lo dici e dopo aver terminato la frase fai un sorriso di circostanza un po' schifato e rimani in silenzio per tre secondi prima di aggiungere la seconda frase, la quale parimenti termina con triplo punto di sospensione prima di darmi tre bacini con la guancia tenendo il collo più tirato possibile nella direzione opposta alla mia testa, quasi senza toccare la mia faccia e con espressione schifata
  2. non usare frasi di circostanza evidentemente false, resta con un profilo più basso. passi per la prima "mi fa piacere che ti ho trovato e siamo diventati amici" anche se comunque quel siamo diventati amici (nonostante evidentemente riferito all'azione di premere il tastino di feisbuc aggiungi amico) mi lascia quel sapore di artificiale che verrà purtroppo esaltato al massimo dalla seguente ultima frase. cioè "ora ci sentiremo più spesso". cazzo, non è vero. perché devi dire una stronzata così? porca troia, che ne so, dì "mi fa piacere averti ritrovato come va la tua vita, ora scappo ciao ciao" con quell' "ora scappo" attualizzi il messaggio e lo fai sentire molto più (fintamente) amichevole che dirmi "ci sentiremo più spesso". perché lo sai che non ci sentiremo più spesso non te ne frega niente. e secondo te a me me ne fotte qualcosa? c'ho 653 amici prima di te (scusate ma è il momento di attivare la modalità "esaltazione attitudine prostituta" di cui sono un degno rappresentante su feisbuc), il novanta per cento dei quali sento, se va bene, 1 volta ogni 2 anni, secondo te ho interesse a sentirti più spesso?

no, dioporco.

per inciso aggiungo che preferirei sentire più spesso la tua amica (che ho già aggiunto ovviamente) con quelle tette antigravitazionali.




update di pubblicazione

purtroppo mi ha contattato anche l'amica con le tette antigravitazionali. ha compiuto un altro dei grandi errori di feisbuc, aprire una chat. perché mi devi aprire un chat se non sai cosa dire o non vuoi in realtà parlare? io non te l'ho aperta, perché devi metterti in questa condizione? insomma mi scrive, mi saluta, io le dico ciao come va, quanto tempo e lei mi dice "o, vedo che sei ancora a colonia, sono proprio invidiosa"

allora, diocane, non è vero che sei invidiosa, cazzo. non è vero, non te ne frega un cazzo e soprattutto mi chiedo dove cazzo tu abbia letto cazzo che io cazzo sto ancora a colonia. cazzo. non c'è scritto da nessuna parte. alché rispondo gentilmente che no, forse ti sei confusa, non è colonia, e bologna e ci devo rimanere ancora per diversi anni.

silenzio.

passano i minuti. nessuna risposta. non che mi aspetti una risposta specifica, ma se questo è l'andazzo allora vattene in silenzio, come quando ad una festa vuoi cambiare una canzone di merda e simuli il fade out abbassando il volume. no, lei ha voluto fare come quelli che nel mezzo della festa arrivano allo stereo e cambiano musica di colpo, con il volume al massimo così che tutti si accorgono infastiditi che ha cambiato canzone. lo ha fatto scrivendo questa frase:

"è così, l'istruzione richiede impegno e tempo"

poi è andata offline.

ma diocane, mi prendi per il culo? ma chiccazzo sei, mia nonna? il prete? no cazzo, no. sei una cazzo di ragazza con le tette che sfidano la gravità, perché devi sparare 'ste stronzate? sembra il copione di una brutta soap di raitre. perché devi rovinare tutto così? perché le persone non possono rimanere in silenzio e sparire?

martedì 13 gennaio 2009

come leggere il Venerdì di Repubblica

carogna diddio.

ho dimenticato dicembre. e vabbeh, fanculo.

approfitto di questi 33 minuti prima che la nuova puntata di 90210 si sia scaricata. l'aspetto dal 25 novembre, quando stavo facendo la tesi. in casa mia c'è una concentrazione preoccupante di donne con problemi sentimentali che stanno chiuse ognuna in una camera diversa a parlare al telefono e a fare facce da morto. sento odore di mestruazione in arrivo. ho dovuto cercarlo su google se facce era più giusto di faccie, non mi ricorderò mai la regola della i del cazzo. dunque si parlava di merda. la cosa che più detesto, e ve ne ho già parlato, è stare con lo stronzo a metà del culo mentre mi siedo sul cesso e vedere che sulla lavatrice, posizionata esattamente difronte alla tazza, non sono presenti i venerdì e gli espressi datati giugno-luglio 2008 da leggere. ieri stava per succedere di nuovo perché non ho visto subito la catasta, ma ben presto mi sono accorto che i vecchi settimanali erano stati sostituiti da un venerdì nuovo. ma non nuovo nel senso che era più nuovo di quelli dell'estate, proprio nuovo nuovo: 9 gennaio. il perno della questione vuole proprio essere la metodologia della lettura della rivista da cesso e come sfruttare sino all'ultima parola tali settimanali per allietare le cagate quando ci si trova in quella condizione, e ci siamo passati tutti, che è presente una ed una sola rivista al cesso per tempi prolungati. la data di uscita della rivista è assolutamente ininfluente ai fini di questo studio. la prima cosa che si legge sono i commenti dei giornalisti famosi nelle prime pagine, poi gli articoli di copertina e gli altri articoli grossi. poi a ruota, ma spesso anche prima, è il turno di natalia aspesi e le sue lettere di cuore. generalmente questo primo blocco si consuma nel giro di massimo due cagate, una se si tratta di un pezzo grosso. nelle successive cagate si leggono via via tutti gli articoli minori minori o che suscitano meno interesse, le rubriche di musica, spettacolo, tecnologia, viaggi, cucina. generalmente questa fase può abbracciare un tempo di 5 cagate o più perché primo, si è meno interessati a ciò che si legge, secondo, e più importante, si comincia a centellinare ciò che si legge consapevoli che l'idillio sta per finire. tuttavia il venerdì di repubblica in particolare è un settimanale pieno di risorse: la parte finale infatti è dedicata alla programmazione settimanale in tv. questa è la parte più succosa decisamente. si passa dunque a sfogliare ogni singolo giorno della settimana, leggendo cosa era in programma su ciascun canale commentando i programmi (magari ad alta voce), poi si leggono le mini recensioni dei film consigliati commentando quanti pallini hanno ricevuto, magari dissentendo scaricando qualche rimasuglio o con una scoreggina. per ultimo si lascia la recensione del film principale di ciascuna serata, il novanta per cento delle volte si tratta di un film americano trash, quindi vale la pena di attendere. ricordate di non tralasciare mai la parte dedicata ai programmi in radio e a quelli via satellite. il blocco della programmazione televisiva ha durata variabile, ma è lo zoccolo duro, quello che può essere tirato più per le lunghe.  consumato anche questo blocco, molti di voi penseranno che questo tesoro della merda noto come repubblica abbia esaurito le sue possibilità e invece no: rimangono da leggere le pagine con le pubblicità grosse. la mia preferita: quella degli ascensori da mettere dentro casa per i vecchi che non riescono più a salire le scale