lunedì 26 novembre 2007

sono venuto dal soggiorno articolando chiaramente queste due parole

"porco dio, porco, porco, porco, dio, dio, dio".

come ho già spiegato a molti miei conoscenti faccio uso di queste due parole in quanto rappresentanti delle mie radici cristiane, insieme all'accettazione del sistema di datazione basato sulla nascita di cristo, quando potrei tranquillamente prendere come spartiacque la prima olimpiade, la battaglia delle termopili o l'anno di incoronazione di giuliano detto l'apostata. rulez. ho notato che queste radici cristiane mi salgono dal profondo ad un ritmo preoccupante quando guardo il treno dei desideri. o forse ad un ritmo rassicurante. ad un ritmo giustificato. comunque, avendo visionato anche parzialmente c'è posta per te (l'altro grande programma del sabato sera) sono giunto alla più che ovvia conclusione che, pure sui programmi carramba, mediaset batte rai 10 a zero. beninteso, il fascino da vacca da latte della clerici continuerà a stuzzicare le mie voglie segrete (le sue tette sono un ossessione, che trasformo in pulsione [ho preso lezioni dal mio coinquilino] quando, facendo l'insalata, spezzetto la mozzarella con le mani, stringendola fra due dita finchè non se ne stacca un pezzo). e anche la voce da tranello di maria de filippi mi inturgidisce il capezzolo sinistro (e molti di voi sanno che il mio capezzolo sinistro è il dormiglione fra i due). comunque tranello batte vacca da latte su ospiti internazionali, abilità di conduzione, vestiti dei partecipanti (ma chiccazzo ci sta alla rai a vestire gli asociali che si sputtanano a sti programmi? hanno un concetto di benvestire deviato, tipo quelli che pensano che farsi le seghe comunitarie quando si è adolescenti sia normale). in più (ma questo poi magari lo fa anche la bionda col cazzo da negro) la clerica pronuncia juan (mi raccomando quella jota iniziale aspirarla per bene) uàn. è una cosa che veramente mi fa venire la pelle d'oca. n'è. di oca né. finitela voi questa. ah, stavo per dimenticare. un grosso "vaffanculo pezzi di merda" a tutti quelli che mi hanno scritto "ma ci imbrogli e posti roba scritta millenni fa, facendoci credere che sia attuale". apprezzate la composizione invece di speculare su dove si trovino le mie chiappe aulenti.

cocal deriva dal greco

domenica 18 novembre 2007

"passaporto"

"sì"

ha gli occhi stile ipertiroideo, li rotea come un camaleonte e scruta la mia roba

"tutta sua questa roba?"

"tutta"

ancora uno sguardo che sale e poi scende. ripeto

"tutta"

apre il passaporto, sfoglia le pagine. so già cosa stai pensando, tristezza di poliziotto italiano abbronzato. una cappa, una esse finale tanti bagagli.

"attentda un attimo"

chiude la porta dello scompartimento. parla nella ricetrasmittente.

"controllami questo: livorno, otranto..."

esitazione. non ti viene in mente una città con la u, vero?

"...udine, kilo, ancona, salerno"

passano un paio di minuti. quello dall'altra parte dice "negativo", lui riapre la porta, porge il passaporto

"arrivederci"

al tipo slavo che stava nello scompartimento accanto al mio gli hanno fatto le stesse domande tutte le polizie che sono salite su sto treno. solo quelle italiane però. che poi non ho capito quante polizie sono salite. sempre quelle italiane intendo. tipo tre. sarà stata quella di frontiera, quella ferroviaria e quella normale

alla fine blando. non è male sto posto, chiasso. il lago è bello. sono appena entrati in scompartimento individui che non mi ispirano un simpatia particolare. lombardi doc, 50 anni passati, fescion-sobrio. o forse solo sobrio. uno ha un cellulare della nokia, uno della seire N, uno di quelli con mille applicazioni per intendersi. ci attacca le cuffie bianche e si mette ad armeggiare. forse sta ascoltando radio. o forse musica. accanto a me invece si è seduto una donna, ha più di trent'anni e probabilmente anche più di 40, a giudicare dalle mani, ma è una bella donna, si tiene bene. ha una bella pelle. legge un libro, non so cosa, non ho voglia di sbriciare. accanto a lei siede l'amico del cellulare. legge un giornale. ho dato un'occhiata per sapere di che morte dovevo morire nell'eventualità si metesero a discutere di politica. legge il corriere. tiro un sospiro di sollievo, poteva andarmi molto peggio. non so se la donna sia amica del cellulare e del giornale, non mi è chiaro. se non lo è non ho capito checcazzo ci sono venuti a fare tre solo nel mio scompartimento. ho capito che era il primo e che ero solo, ma ce ne erano altri 12 dove potevate andarvi a sedere. quello col giornale si è appena alzato per andare a chiudereuna finestra in corridoio, tirava aria. ha la classica faccia da 50enne italiano con un buon lavoro. ha i pantaloni di tela e una polo lacoste rosa chiaro chiaro.

c'ho un fame che mi mangerei il braciolo del sedile

lunedì 12 novembre 2007

sabato 3 novembre 2007

"Straight to your face, straight to your face, straight to your face with the truth"

come dicono gli hatebreed, dove in questo caso la truth è la suola consumata del mio anfibio numero 47 emmezzo che si infrange fragorosamente, in ordine, contro la faccia del telefonista di telecom e dei tecnici della ditta appaltatrice a cui si rivolge telecom. contro il telefonista perché non è possibile che se chiamo 3 volte per sapere se sono raggiungibile da un fottuto servizio di adsl di merda e ad ogni telefonata mi dicano una cosa diversa: una volta sì, l'altra vvolta no, la terza sì di nuovo. ai tecnici perché ho scoperto qual è l'impedimento che non mi permette di avere una connessione internet celermente: tale impedimento è rappresentato da un' "apparato", che deve essere rimosso fisicamente da uesti tecnici dello stracazzo. ora, non mi chiede cosa cazzo si aun apparato però mi girano i coglioni. il tutto si traduce in un'assenza quasi totale di internet dalla mia inutile vita. il che forse potrebbe anche essere un bene, chissà. questa tastiera mi sta un po' sul cazzo perché la virgola è troppo spostata e premo sempre il punto. non  c'è moltro altro da aggiungere. in questi tre giorni ho mangiato come un porco da ingrasso, più o meno bene. mi sono sentito più volte ispirato, e mi piacerebbe deliziarvi con qualche bell'aneddoto ma veramente in questo momento la maggior parte del sangue è convogliato in zona addominale per digestione (il resto del tempo è convogliato un po' più sotto) quindi non riesco ad avere il cervello sufficientemente ossigenato per comporre.

adieuauou