martedì 26 aprile 2005

L'ascensore

sottotitolo

Fino alla bara s'impara 2 (per chi avesse la memoria corta leggete qui)



qualche settimana fa mi è capitato (come sempre del resto, dato che sono arrivato in orario due volte su 4 mesi) di arrivare leggeremente in ritardo a lezione di istituzioni greche (dalle nove alle dieci). adunque arrivo e mi piazzo agli ascensori: uno è di quelli moderni a chiamata, tipo se io devo andare al quarto piano e tu anche ma io sono a terra e tu sei a primo e tu chiami l'ascensore quando ci sono dentro, l'ascensore si ferma e ti prende su; l'altro è un ascensore minuscolo sèventis che proprio pe ril motivo opposto (cioè non fa le fermate) è più rapido. davanti all'ascensore sèventis, che sul led segna "in arrivo" stazionano anche due donne di mezza età forse professoresse forse non so checcazzo. una delle due si mette a premere il tasto ripetutamente; quella accanto le fa gentilmente notare che non ce ne è bisogno perchè sta già arrivando

"eh, ma non è detto che arrivi subito perchè potrebbe fermarsi su un'altro piano questo"

silenzio

la prima signora sempre gentilmente risponde che sta arrivando e che non fa fermate intermedie e incrocia il mio sguardo a cercare approvazione. nel frattempo entriamo. io ovviamernte non aspettavo altro che poter introdurmi nella discussione, perchè non c'è niente di più irritante che una vecchia che creda di sapere come funziona la tecnologia moderna. con voce soave e suadente spiego alla prima signora che l'ascensore che stiamo utilizzando non funziona a chiamata e quindi fa solo viaggi diretti, se dice in arrivo significa che sta arrivando e non che sta fermo ad un'altro piano a raccogliere gente. così le dico. le dico anche che così invece, proprio come dice lei, funziona l'altro ascensore, quello moderno e grande. ma la merda schifosa fa quello che non doveva fare: si mette a saputeggiare sul funzionamento dell'ascensore "perchè una volta io..." "perchè una volta andavo al secondo piano..." "perchè una volta l'hanno chiamato al secondo piano..." noioserie che non ha senso riportare e che comunque non ricordo quindi chissenesbatte. MA la signora dice la cosa sbagliata al momento sbagliato "ma guardate che ho ragione io, datemi retta che è trent'anni che giro qua dentro" e se ne esce al suo fottuto secondo piano. io e la reduce ci guardiamo negli occhi e continuiamo a sputtanarla cortesemente.

mi sarebbe piaciuto più un finale stile fino alla bara si impara, è vero. mi sarebbe piaciuta un po' di sana e gustosa geroviolenza, ma non voglio ripetermi. dirò solo questo.

brutta troia di merda, a me non me ne sbatte un cazzo che tu sei lì dentro da trent'anni, per quanto mi riguarda potresti essere anche il granderettore di sto cazzo antico, ma a me non me ne fotte un cazzo. allora, siccome sei una vecchia del cazzo e non sai un cazzo di come funzionano le cose, e probabilmente non sei capace nemmeno di registrare qualcosa in tv, devi stare zitta e in silenzio e sutare fino alla fine, perchè non sai un cazzo ed è inutile che ti ostini a ritenere di sapere le cose grazie al tuo metodo empirico di cui non hai capito un cazzo

stronza

nda: sutare è voce verbale mutuata dal tirestino "suta" cioè subisci

sabato 23 aprile 2005

le mie palle sono diventate come arachidi a causa delle radiazioni dei proiettili ad unranio impoverito, ammazzo tutto ciò che si muove quando è il mio turno di guardia, anche i miei commilitoni, ho un altarino dove venero un vecchio dell'uomo da un milione di dollari con la faccia di iva zanicchi

martedì 12 aprile 2005

e comunque sta esercitazione di ricerca bibliografica è utile solo di facciata. come si fa a resistere alla tentazione di farsi i cazzi propri quando si ha a disposizione un computer bellino e il professore non può vedere lo schermo? (e secondo me anche se lo vedesse non direbbe un cazzo)

martedì 5 aprile 2005

di seguito pubblico l'annuncio di un mio caro amico. so che potrà sembrarvi un po' deviato ma capitemi, mi ha chiesto tanto insisistentemente di aiutarlo a trovare un partner


ciao, mi chiamo giovanni caga cazzi di merda matera e sono un piccolo perverso. molte volte mi metto un parrucca rosso carota in testa per goderedi più nellemie perversioni. fondamentalmente sono una piccola troietta e mi piace girare per strada nudo con le trecce. per questo desidererei tanto che qualcuno di voi mi sollazzasse con qualche giochino maialino. potete contattarmi a questo link. qui di seguito una mia fotografia