mercoledì 23 novembre 2005

in diretta dal sesto piano di zamboni trentotto. con la ricciolina capello tinto di nero che mi spia dietro le spalle em i rompe i maroni perchè dice "non è nero, è castano" ma a noi non ce ne frega un gran chè, nevvero? no non ce ne sbatte proprio un cazzo. tanto silenzio, poca sostanza nelle ultime settimane. troppi impegni, e personaggi veramente tristi che millantano denunce per pagarsi le vacanze natalizie. morti di fame di merda. qui stamattina nevicava. dio pernigotti. siamo il cazzo di ventitrè novembre e in questa città di merda nevica. almeno qui sotto c'è il bar con le paste salate più buone che abbia mai mangiato in vita mia. avrei voglia di un'ispirazione ma non è il momento. ho il cappotto addosso e ho caldo e qualcuno nel corridoio bestemmia per qualcosa riguardante una donna di servizio. ma non ce ne frega un po' un cazzo di niente, no? nho da fare, parecchio. ma non capisco se ho tempo o meno. per esempio dopo lezione mi sembra di essere blando, poi a metà pomeriggio nella merda, poi di sera di nuovo blando. destabilizzante

lunedì 14 novembre 2005

ma dio carega perchè dovete sempre rompermi la mianchia quando sono in situazioni estreme come adesso? lavoro come un negro tutto il giorno dormo tre ore a notte però non puzzo quasi mai e ho i capelli puliti. non sono bene accetti commenti/battuta che prevedo già numerosi. o forse no, perchè tanto non mi caga nessuno. siete tutti crudeli con me. siamo qua abbari in una saòa computer abbastanza figa. no, non ho voglia di scrivere, sta venedno fuori il solito post dimmerda. e questa è la solita scusa per continuare a scrivere quindi scriviamo. cazzo mi era venuta in mente una cosa finta-interessante ma poi qua mi hanno cacato il cazzo per delle fotocopie. devo attendere di nuovo l'ispirazione. vaffanculo mi rotto il cazzo diocannella.

giovedì 3 novembre 2005

cagare porta buon consiglio™.penso che questa massima proverbiale fosse nota un pò a tutti, e se c'è qualcuno fra di voi a cui non sia nota tale massima vi prego di sedervi sul primo cesso che trovate e provare per credere. Sono dunque assiso sulla marmorea tazza mentre vi scrivo coadiuvato da quella meraviglia della tecnologia che è il mio cellulare, dotato anche di word (era il momento nerd, perdonatemi) e penso che se è noto quasi a tutti che cagare porti buon consiglio, forse vien agli auricoli padigli come una squillante novella che cagare sia contagioso come gli starnuti™, e questa mattutina espletazione ne è la prova più chiara. a questo punto qualcuno di voi potrebbe obiettare con considerazioni quali "per te non vale seba, tu caghi in continuazione", ed io effettivamente non potrei controbattere, ma tant'è che è così. Del resto uno stronzo tira l'altro™. ripenso ad una piacevole conversazione intrattenuta con il mio vecchio e caro compagno di vuaierismo riguardante meteorismi e sinfonie intestinali. Tale conversazione ha portato il mio encefalo a formulare una teoria sul senso della vita: l'uomo è una cornamusa. Avete presente la cornamusa, no? E come la cornamusa, essendosi riempita d'aria, emette un suono sgonfiandosi così il nostro corpo gonfiando le cavità interne, sostanzialmente intestino e stomaco, emette suoni. E la differenza tra lo stolto e il saggio è da cercarsi solamente nell'abilità di quest'ultimo di suonare il pezzo giusto nel momento adatto. Provare per credere