domenica 17 luglio 2005

alla fine non mi ricordo mai checcazzo vuol dire asd nel linguaggio degli sfigati, ma da oggi ho deciso che vuol dire asedi, e chi vuol aderire aderisca, chi no si fotta. ho un dolore da bucodiculosciatto al dente del giudizio inferiore destro che mi fa incazzare come una iena, proprio come una iena. sono intrattabile. il concerto che era previsto per questa sera, nonostante alcuni inconveniente tipo acquazzone in apertura concerto, si  è tenuto lo stesso e forse il fatto di non avere suonato con tutta la roba è stato un bene. fatto sta che pare sia stata la nostra performance migliore degli ultimi 4 anni, ma dovrò aspettare di vedere il video (e temo aspetterò fino a settembre-ottombre [alla fine è la soluzione migliore, settembre novembre dicembre OTTOMBRE. grazie babbo]). ringrazio ilaria che ci ha scarrozzati ovunque volessimo, grazie di cuore e approfitto per fare ancora gli auguri a deborah

AUGURI BIMBA

questo mal di denti mi sta uccidendo e mi viene voglia di comporre una sequela di bestemmie che i corsi interattivi mi fanno un baffo. c'è tempo solo per la locandina

locanda

mercoledì 6 luglio 2005

Dio crang

chi non si ricorda crang? dico quello rosa delle tartarughe ninja che stava dentro la panza del gigante di lattice con la faccia da rincoglionito e la pappagorgia anche sotto alle ascelle. chissà da cosa cazzo viene pappagorgia poi. dovrei consultare il dizionario etimologico, magari c'è lì dentro. sono in menopausa cazzo, sbalzi d'umore e pianti inconsulti. va male. non ho nemmeno quasi più flusso, tra un po' passerò alla fase incontinenza. comunque lì in germania ci davano da mangiare proprio di merda. supposto che la teutonica nazione è la patria dei crauti e dei salsiccioni a forma di cazzo, ai buffè durante i nostri lavori la cosa più prelibata era il panino con una specie di patè di animale non meglio identificato, che se qualcuno è mai stato in germania austria o altri paesi limitrofi avrà sicuramente assaggiato per colazione. lo standard era il panino con spalmato dentro il burro (che peraltro era spalmato in/su qualsiasi cosa potesse essere soggetta a spalmamento [di là la tv grida preghiere pietose, macheccazzo di canale è? vado a spegnere. ah no, ok, era un film presa per il culo. a parte che stasera era la sagra dei film pietosi, primo su tutti compagni di classe con christian desica versione meggaiver sfigato {vi lascio immaginare cosa possa essere un meggaiver in versione sfigata. per carità}; secondo, ma di poco poco, dipimpact, che spero tutti voi ,almeno una volta nella vostra vita, abbiate visto una volta. almeno a pezzi {anche se il premio se lo merita in armageddon il russo che sta sulla mir e dice "amiericani, riusi, tuto meidin corea} non capisco per quale motivo morgan freeman, che è interprete di pellicole da grido come robin hood con kevin costner, che è sempre nel mio cuore, si riduca a recitare in un film come dipimpact che poi fa il presidente deli usa negro, quando mai gli usa avranno un presidente negro. cosa dire poi di film quali fantasmi da marte con ice cube di domani sera {anzi stasera dato che il posto l'ho cominciato ieri notte ma poi mi sono addormentato sul divano guardando non so cosa}. meglio ancora deve essere la serie di dividì di panorama sui film proibiti di tinto brass, ben dieci pellicole tra cui i celeberrimi monella, fallo TRAsgreDIRE]) e come massimo farcimento formaggio a fette perfettamente quadrate e/o salume di dubbia provenienza dalla perfezione giottiana farcito con disparati sapori (di là ora c'è flipper...). ma c'è decisamente di meglio: il primo giorno sono stato ospitato a casa di un' amica insieme ad altri, la quale ci ha offerto spaghetti con sugo bolonàis alias ragù. lei poverina si vergognava un po' a farmeli mangiare, e io sono stato buono e non le ho detto che metà degli spaghetti erano scotti e l'altra metà invece bruciati, proprio che puzzavano, nè tantomento che il sugo fosse un po' troppo oleoso e pieno di aglio. ma non aglio nel senso che ci avevano fatto il soffritto con l'aglio, proprio che ci avevano messo l'aglio dentro. magari l'aglio in polvere, che va tanto in quei paesi là, una roba letale. altro colpo di testa durante il mio soggiorno bavarese è stato il pranzo del giorno dopo al ristorante trattoria capri. gestito da italiani, purtroppo non ha garantito la soglia di decenza. avrei fatto meglio a prendere un qualche tipo di pasta, ma invece mi sono illuso che potesse esserci un luogo in germania in cui la pizza fosse decente: mi sbagliavo. ho preso una pizza al tonno (o pizza tonno, come recitava il menù): la perfetta proporzione tra raggio e circonferenza mi ha fatto supporre che il nostro parteneuropeo amico usasse uno stampino per fare la pizza, che aveva una fragranza biscottata nonchè un oleosità al di fuori dello scibile umano. bazzesco insomma. il gestore mi ha anche dato, non nappena scoperto che eravamo del parlamento eurpeo e quindi che saremmo stati tanti tanti ragazzi, dei piccini menù da pubblicità per fagli appunto pubblicità. col cazzo che li ho dati in giro. penso siano ancora nella mia borsa. infine, siccome ero in germania e dovevo andare prima o poi a mangiare in un vero posto dove facessero crauti e salsiccioni falliformi, mi sono ritrovato l'ultimo giorno a pasteggiare in un ristorante greco. sì proprio un ristorante greco. devo dire onestamente che la qualità del cibo rispetto a quello italiano era decisamente migliore, anche se il prezzo era decisamente troppo elevato. il gestore, bagnato dalla felicità per aver scoperto che fossi mezzo greco, dopo avermi fatto il terzo grado e dopo avergli raccontato vita morte e miracoli di me e della mia famiglia, ci anche offerto un giro di ouzo gratis. i greci sono i meglio. lui si chiamava pascal (o forse aveva un nome da greco ma si faceva chiamare pascal per essere più integrato, del resto aveva la pelle olivastra e il segno della barba che non va via nemmeno se ti rasi tre volte al giorno, inconfondibile nella bionda teutonicità dei clienti) e per un qualche arcano motivo parlava anche italiano. e nel suo menù c'erano anche dei piatti di pasta e delle PIZZE, ma osare era davvero troppo questa volta. voleva prendere la pizza una ragazza finlandese, ma l'ho fatta desistere. anche se forse sarebbe stata meglio lì che all'italiano. finalmente dopo il greco, ho coronato il mio sogno. siamo stati traslati in auto, a velocità incredibili, dato che là piace un po' a tutti andare a cento/centodieci allora in strade extraurbane, in una specie di pub. diciamo che era una casetta ai margini della foresta con al piano terra una specie di pub e sopra la casa del proprietario. abbiamo  bevuto rigorosamente birra e io anche sidro, che però faceva cagare e io ho osservato con lo sbrilluccicio negli occhi il gestore: era alto biondo con i capelli lunghi, trentacinque/quarant'anni, muscoloso ma non troppo, non ancora in fase bulbo etilico (che nel caso dei tedeschi sembra quasi un cancro) canottierina rossa larga scolorita sul rosa salmone, pantaloncini. finalmente un vero crucco, uno di quelli da antologia. tuttavia non mi sono bastati questi essenziali ed evidenti particolari per poter essere soddisfatto della visione, bensì il cuore ha sobbalzato nel mio possente petto quando ho notato un particolare, uno: serviva ai tavoli e se ne andava in giro SCALZO. scalzo, completamente scalzo. questo apparentemente irrisorio particolare è stata la prova della sua completa teutonicità, e mi ha appagato totalmente del mio soggiorno post prussiano.

questo è quanto, sono stato sufficientemente prolisso e asiano da satollarvi per una settimanella

cià