sabato 4 ottobre 2008

Rolli sto. la santa che?

mi sono alzato per andare a mollare la mia classica cagata mattutina. mi ero già calato le mutande quando ho pensato "ennò, stavolta mi ricordo e prendo una delle riviste nel cesto di vimini che c'è il salotto". con le mutande abbassate e uno stronzo a cucù vado in salotto e pesco nel cesto di vimini, scavo un po' in fondo e tiro fuori un rolling stone con la faccia di beppe grillo che fa il segno della vittoria con le dita. sotto campeggia in giallo "il giorno del vaffanculo". ha dei bei ricci d'argento, penso. controllo la data. settembre 2007. bene. vado a la cesso e comincio. a cagare e a leggere. 10 pagine di pubblicità e finalmente qualcosa: l'editoriale. "lo si era detto già quasi un anno fa: stiamo cambiando pelle. c'è qualcosa che si muove nell'aria [...] non si tratta solo del risentimento del popolo bue [...]. è un sentimento [...] che solo la tecnologia ha creato, poco a poco: l'irrilevanza del centro del sistema, la sua esplosione impazzita, e la sensazione di poter finalmente dire la propria, di poter combinare qualcosa. in altre parole, la fine dell'impotenza. e siamo solo agli inizi".

Caro Carlo Antonelli meno male che c'eri tu un anno fa a scrivere questi editoriali. meno male che eravamo solo agli inizi diocane. meno male che possiamo dire la nostra su ogni cosa, finalmente possiamo cambiare qualcosa e avere di nuovo il cazzo duro quando serve. possiamo aprire la finestra e urlare al mondo "dioporco l'italia sta cadendo a pezzi voglio morire prima che finisca il governo berlusconi".



ah sì, la santanché è stata insultata da un paio di negri durante un fuori onda di annozero per aver detto una roba stile "i delinquenti neri". le hanno detto tipo bastarda, figlia di puttana e troia. cacciati dalla trasmissione e non contenti, a fine puntata le hanno fatto sapere di volerle chiedere scusa. daniela che "per fortuna ho la scorta" (cosa avrebbero potuto farti di male, al massimo scoparti. mi hanno detto che quando passi al cioccolato non torni più indietro) esce e scopre che non era vero che volevano chiederle scusa e uno dei due negri la insulta ancora. gimme five negro. poi su corriere tv (grazie internet, grazie per donarmi tutti i giorni la colonnina di destra di repubblica e i video del corriere) compare un audio della santanché che parla ad una giornalista dell'accaduto e dice balblabla, io mi son battuta per le donne musulmane  contro lo strapotere maschilista musulmano, blablabla, per questo mi sento ancora più ferita perché io ho sempre preso le difese dei negri regolari, blablabla "perché non c'era motivo di farmi quello che mi han fatto, per darmi questa scarica di insulti".

a) avrei delle serie obiezioni da fare a quest'ultima affermazione e purtroppo penso di non essere il solo

b )qualcuno dica alla santanché che forse l'hanno coperta di insulti perché è la santanché e non perché ha banalmente parlato di delinquenti neri.



n.d.a. il particolare dello stronzo a cucù è pura finzione letteraria, atta a rendere meglio l'atmosfera. non sarebbe stato molto funzionale perché per non spalmarmi il taglio delle chiappe di merda come se fosse nutella su due fette di pane avrei dovuto camminare tenendomi le chiappe allargate dalle mani e contemporaneamante concentrarmi per non far uscire lo stronzo. le mutande non erano calate completamente, credo di essermi ricoperto il pisellino e di aver lasciato scoperte le chiappe