giovedì 28 febbraio 2008

tira aria di carestia in casa. oggi: colazione con due cubetti di grana. ho comprato quel grana in cubi, non mi ricordo come si chiama. mi ricordo che la prima volta che l'ho visto ero in germania a casa di una mia amica italiana che se lo mangiava e mi diceva "ma come, non conosci xxxx di grana? sono buonissimi" ed effettivamente devo darle ragione. potrei scrivere il nome se solo avessi voglia di alzarmi e andare a veder e in frigo ma, guarda caso, non ne ho voglia. comunque penso che in fondo sia una buona colazione, è sicuramente energetico. mi sto molto compiacendo della velocità a cui scrivo sulla tastiera consunta del mio caro computerino. attendo con ansia la chiamata di mio zio che mi informa di quando abbia intenzione di andare fuori a pranzo. di solito ci vediamo dopo gli esami, ma lunedì al telefono mi ha detto che contava di vederci anche questa settimana: non mi oppongo ad un invito a pranzo in ristorante, è una questione di principio. tornando al tema carestia, ieri mi sono mangiato mezzo chilo di lenticchie, forse qualcosa di meno. in due pasti chiaramente. la mia cagata mattutina però non è stata degna. non so, forse erano i rifiuti dei pasdti dell'altro ieri e mi aspettando grandi sorprese. ad ogni modo, dato che non penso che oggi andrò a fare la spesa, per oggi o mi rifaccio lenticchie (che non sarebbe una cattiva idea...morirò cagando il mio intestino), oppure la mia bella minestrona fantasia, sempre coop: sostanzialmente lenticchie con altri legumi. magari ci faccio ancheun soffrittino di cipolla. vedremo. sono stato in palestra, mi hanno offerto una settimana gratis. figa la palestra, supertechno nuova, salottini relaz, noleggio gratuito video (ho dato un'occhiata andando via e ho visto natale sul nilo...), saune, bagni turchi, un sacco di attrezzi moderni che ti calcolano il battito cardiaco mentre corri e fai ciclette, oppure con gli adesivi che ti fanno vedere quali muscoli interessa l'esercizio che stai facendo. tutto technogym ovviamente, leader mondiale. la gente che frequenta le palestre, e questo lo sapevo anche da prima date le mi esperienze pregresse, si divide in 2, normali ed anormali, con una netta preponderanza della seconda categoria, chiaramente individuabile dall'abbigliamento: si vestono in maniera da far vedere la fantastica muscolatura e i fenomenali attributi, tette, culi, cazzi, palle. pantaloncini e mini canottierie attillati gli uomini, topo minimali e fusò neri per le donne. il tipo che mi ha tampinato per farmi venire a fare sta settimana di prova è uno sfigato di pordenone, che quando ha scoperto che ero di trieste mi ha detto "ma va! io sono di pordenone". il tutto non per dire che io abbia qualcosa di specifico con tro i pordenonesi, ma solo che è sfigato. spera di riuscire a farmi fare qualche abbonamento immagino, così lo pagheranno perché è stato bravo a convincermi. mona, non sai contro chi ti stai mettendo. non credo continuerò, staremo a vedere. magari mirko (così si chiama il pordenonese...) riuscirà a convincermi. di lui mi ricordo solo che portava gli stivali da cowboy e di faccia assomigliava a doni, portiere della roma. fate voi

domenica 10 febbraio 2008

ho ritrovato che qualche anno fa avevo scritto qualcosa relativo a dipimpact e al fatto che gli stati uniti nonavrebberomai avuto un presidente negro come morgan freeman nel succitato film. e continuo ad essere di questa opinione. a parte che non vincerà mai la sfida con ìlari "mangio cazzi a colazione" clington ma anche se la vincesse non potrebbe mai diventare presidente. per favore, un presidente usa negro. dai. penso che le possibilità che venga eletto milingo come papa siano più alte. immagino ci siano anche questo genere di scommesse nei centri scommesse, appunto. ho sentito che gli scommettitori inglesi danno berlusconi a 1,25 vincitore delle elezioni. sto riflettendo in maniere sempre più seria all'eventualità di andarmene qualche tempo a vivere in grecia, adesso che l'appartamento di atene e vuoto. nonsarebbe male. un annetto, così. la possibilità risulta ancora più realistica se inserita nel radioso panorama politico italiano odierno.



qualche tempo fa avevo confusamente scritto sull'impossibilità di credere in dio con annessi e connessi. a rileggere ora quel che avevo scritto (peraltro in preda alla disperazione per aver finito di vedere l'ultima puntata dela quarta serie di O.C.), non mi piace granché. non nel contenuto eh, nella forma. recentemente ho letto un libro di cui non riporterò il nome e l'autore solamente perché l'ho citato così tante volte ai miei conoscienti negli ultimi mesi che penso mi sputerebbero in faccia a sentirlo nominato ancora una volta. ad ogni modo mia madre, che l'hh comprato, l'ha sovracopertinato con la pubblicità di un auto ritagliata dal venerdì, perché così poteva leggerlo in pace senza che nessuno le facesse domande sul perché leggese quel libro. comunque, questo libro parla molto male di tutte le religioni di tutto il mondo e mi ha fatto davvero sentire bene con l'universo. l'autore è proprio pieno di veleno a riguardo. ho letto recentemente anche un libro di un noto storico medievista, sul significato della storia e il metodo della ricerca storiografica. e mi ricordo che mentre leggevo, ho trovato un passo particolarmente ispirante ed ho pensato "aspetta che mi metto un promemoria sul cellulare con scritto 'l'unica cosa in cui credo è la storia', così la prossima volta che mi metto a scrivere ne parlo. non ricordo di cosa parlasse il passo, cosa dicesse esattamente. potrei pensarci e arrivarci per deduzione, o predere il libro che giace a 17 centimetri dal computer e controllare, ma non ne ho voglia. non ho intenzione di rendervi partecipi del perché sono giunto a questa conclusione che ha davvero, e non sono ironico, illuminato la mia mente per un istante che durerà per sempre. ho deciso di prendere questo postulato per quello che è, senza avere intenzione di spiegarlo. so solo che quello che ho pensato, che credo solo nella storia, è la verità, indipendentemente dal perché l'abbia pensato e dal perché sia la verità. insomma ho creato la mia religione. purtroppo non è una vera religione di quelle doc, perché se ci si mettesse a riflettere sul perché di questa mia affermazione, dato che derivava da un ragionamente più che logico e quindi rintracciabile e ripercorribile, la mia affermazione perderebbe tutto quel mistero di fede che rende le religioni le stronzate che sono.

nel promemoria avevo segnato anche un'altra cosa. anzi, l'avevo segnata prima, quindi aveva maggiore importanza di quale fosse il punto fermo della mia esistenza. e cioè un punto fermo ben più importante, cioè il panino superspeciale. il panino superspeciale è un panino di invenzione di mio padre, e parzialmente mia. una leccornia di cui non potevo fare a meno quando ero un bambino bello e timoroso. mangiavo già come un bue, ma siccome crescevo 10 centimetri l'anno la cosa non influiva sulla mia forma fisica, anzi. questo panino era costituito di una rosetta, e quindi un panino non molto grande, con salame ungherese e sottiletta. voi direte: ma perché allora superspeciale? in primo luogo le rosette di giudici avevano un sapore inimitabile, veramente super; in secondo luogo il pane era tostato nel nostro immortale tostapane della braun che campeggia anche in casa matera. ma il pezzo forte era il post tostaggio. dopo averlo tirato fuori dalla brumma (così si chiama a casa mia il tostapane. parola introdotta da me o mia sorella in tenera età) veniva sfregato con uno spicchio di aglio, vi veniva versato sopra un pizzico di olio e del pepe; poi fetta di salame, sottiletta, fetta di salame (e sottiletta extra se me lo facevo dassolo). sono anni che non mangio un panino superspeciale. penso che la prossima volta che vado a trieste reclamerò un panino superspeciale a mio padre. me lo merito. e provatelo anche voi, è davvero superspeciale.