martedì 2 ottobre 2007

ai pusc mai finger in tu mai ais. alla fine mi ritrovo a scrivere sempre ad ore improbabili. capita anche a voi di prendere appuntamento dal dentista e on segnarvi a che ora sia l'appuntamento? a me capita in continuazione, eccosì domani mattina mi devo svegliare in anticipo rispetto alla tendenza per chiamare in ambulatorio solo per chiedere a che ora è la visita. chiaramente, se scoprirò che alla visita mancano ancora 2 ore, il letto sarà lieto di riabbracciarmi stretto stretto.



peccato non vi possa far sentire facing what what consumes you degli hatebreed (che se non lo aveste capito sono il pallino delle ultime settimane); penso che se tutti li potessero sentire in dolbisurraund con una mazza da baseball nei momenti giusti, il mondo sarebbe un posto migliore. anzi ne sono sicuro.



mi capita spesso di pensare a quando la gente cita pezzi di canzoni senza il contesto strumentale. s è uno scempio, si perde metà del significato. e basta con queste stronzate della poesia del testo di una canzone, pochi cazzi, il testo con la musica sotto è tutta un'altra roba. sì, anche quando si tratta di de andré e pink floyd, maledetti alternativi del cazzo. purtroppo a meno che non vogliate sentire dei rutti osceni di ragazzini che si registrano al concerto di fine anno in palestra, non ho la ciance di proporvi un esempio (oltre all'eclatantissimo finale di doomsayer del post precedente).

perciò mi ritiro